Notule
(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)
NOTE
E NOTIZIE - Anno XVIII – 19 giugno 2021.
Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org
della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia”
(BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi
rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente
lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di
pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei
soci componenti lo staff dei
recensori della Commissione Scientifica
della Società.
[Tipologia del
testo: BREVI INFORMAZIONI]
Alzheimer:
la deficienza di segnalazione neurotrofica (BDNF/TrkB)
accresce il rischio. Wu e colleghi hanno dimostrato che la riduzione di attività
della via BDNF/TrkB, già descritta nell’invecchiamento
e nei pazienti affetti da malattia di Alzheimer, può svolgere un ruolo
patogenetico agendo sulla via C/EBPβ/δ-secretasi, che ha un ruolo di
innesco per alcuni dei fenomeni principali della patologia neurodegenerativa
alzheimeriana. L’effetto di vari fattori di rischio su BDNF/TrkB
può mediare la diffusione della patologia Aβ e Tau nel cervello. [Wu Z., e coll., Proceedings
of the National Academy of Sciences USA 118 (25) e2100986118, June 22, 2021].
Bisognerebbe
incrementare il sequenziamento per scoprire per tempo la diffusione di varianti
di SARS-CoV-2. In Italia,
ad oggi, si effettua in un mese un numero di sequenziamenti virali accostabile per
ordine di grandezza a quello che nel Regno Unito si registra in un solo giorno.
Eccezione alla regola di questo basso numero sono i casi circoscritti di
focolai che vengono seguiti con un impegno straordinario di sequenziamento,
come è già avvenuto in alcune regioni, prima del focolaio di variante Delta (variante
indiana) che ha raggiunto le 50 unità lo scorso mercoledì 16.
Il focolaio di
variante Delta nel Veneto è stato identificato in un’azienda trevigiana: i
dipendenti l’hanno trasmessa a un certo numero di nuclei familiari che stanno
emergendo grazie al tracciamento attuato in questi giorni.
Le infezioni
provocate in Italia dalla variante Delta di SARS-CoV-2 nell’arco di un mese
sono raddoppiate e sono stati identificati focolai in almeno sette regioni,
incluse Puglia, Sardegna e Trentino Alto Adige. Secondo il Gruppo di
Bioinformatica del Centro Ceinge-Biotecnologie
Avanzate diretto da Giovanni Paolella, dal 15 maggio al 16 giugno le sequenze
della variante Delta di SARS-CoV-2 sono aumentate dall’1,8% al 3,4%. [Tuttavia,
a causa del basso numero di ricerche della variante rispetto a quello dei
contagiati quotidiani, le percentuali di aumento sono solo indicative e non
rendono conto della realtà del fenomeno nella popolazione. In questo periodo di
un mese, le sequenze depositate dall’Italia sono state 1.705, di cui 58 avevano
la struttura della variante Delta. [BM&L-Italia
news, giugno 2021].
Per
la variante Lambda in allerta tutti i paesi del mondo, come segnalato dall’OMS. La variante Lambda di SARS-CoV-2, isolata per la
prima volta in Perù nell’agosto 2020 e diffusa in Sud America, è stata ora identificata
in 29 paesi, secondo la ratifica dell’OMS, che la registra come variante di
interesse internazionale. Il problema per l’Italia rimane quello del basso
numero di sequenziamenti virali che non ci consentirà di scoprirla per tempo,
ma solo se (o quando) sarà molto diffusa. [BM&L-Italia news, giugno 2021].
I
modelli di Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD) sono spesso inadeguati: il
punto. Thomas Bienvenu e colleghi hanno realizzato un analitico ed
accurato esame critico dei modelli animali sperimentali adottati per la ricerca
sul Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD) umano da quando è stato
introdotto il “condizionamento alla paura” nei roditori quale modello del
disturbo umano. La varietà di modelli appartenenti a questa categoria, che si è
andata sviluppando negli anni, è male definita e, osservano i ricercatori, è
fonte di confusione e indicazioni vaghe e generiche, che non si prestano ad una
traduzione razionale e fondata in linee-guida per la pratica clinica.
Andando all’origine
della formulazione clinica e della concezione nosografica del disturbo ed
evidenziando le peculiarità concettuali e sintomatologiche del disturbo umano
assenti nei modelli, gli autori dell’articolo risalgono alle scelte un po’ arbitrarie
dalle quali sono derivate a casata una serie di incongruità che rendono la
ricerca su alcuni modelli del tutto inutile per la comprensione del PTSD umano.
Si consiglia la lettura di questo articolo – insieme con gli scritti sul PTSD
del nostro presidente – a coloro che sono impegnati nella ricerca preclinica in
questo settore, perché una revisione dei modelli e dei metodi è assolutamente
necessaria, se non si vuole continuare a sprecare sforzi e risorse in una
ricerca che rischia di rimanere del tutto infruttuosa per gravi difetti di
impostazione. [Cfr. Bienvenu T. C. M. e coll., Neuron – AOP doi:
10.1016/j.neuron.2021.05.017, Jun 18, 2021].
Notule
BM&L-19 giugno 2021
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